Due parole sul blog

Se pensate che qui si parli di Fate, Elfi e Creature simili, beh, avete ragione.
Quasi.
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Su, su, guardate, guardate...

giovedì 4 ottobre 2012

Frammenti: Il Dono P.6

Post modificato,  viene mantenuto un breve estratto del libro "Il Dono"
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...Era passata la mezzanotte quando un BIP! mi comunicò che c’era una mail. Memore delle parole di Joelle, sgattaiolai in terrazza e mi sistemai nell’angolo che mi aveva indicato.
Il wi-fi prendeva e pure bene.

Franco era al settimo cielo. Diceva di aver fatto immersioni nel Mar Rosso, di essersi trovato col naso a pochi centimetri da quello di uno squalo e di essere stato salvato da una signorina che aveva un gran bel pezzo di fratello. Etero, che sfiga!
Ciononostante si stava rifacendo gli occhi e si divertiva un mondo. Lo squalo era simpatico, ma lui aveva adocchiato i due da un po’ e non gli era parso vero di avere una scusa per agganciarli.
I beveroni colorati lo affascinavano:

“Una sorta di cromoterapia liquida?”
“Non saprei, sembra qualcosa di più complesso, ma non si sbottonano più di tanto. Forse hanno paura gli si rubi la ricetta”
“E come ti sei sentita?”
“…”
“Daaaaiiii!!”
“Strana”
“Ma tu sei strana! Dimmi qualcosa che non so!”
“Cretino!”
“UAHUAHUAH! Insomma, com’è la fauna locale?”

“Beh, sono tutti belli. Non ho visto una sola persona dall’aspetto sgradevole in tutto il giorno”
“Sei alle terme, bambina. È proibito avere un aspetto sgradevole!”
“No, Frà, non hai capito! Tutti, proprio tutti, sono belli. Aspetta, non belli come… come una massa di modelli superfighi, ma belli! E questo vale per tutti, giovani e anziani. Un po’come la zia, no? E’ carina, anche se ha i suoi annetti, non sfiorita o sciupata dall’età. Mi spiego?”

“Uhmmmm”
“Sono belli come… come saremmo anche tutti noi se la natura non ci avesse pasticciati un po’, ecco!” Scrissi, citando Pennac.1
“Figo!”
“Ah, e poi ho una cugina.”

“E ME LO DICI SOLO ADESSO?????????????????”
“Ah, ehm, ecco… non è proprio una cugina di primo grado, è tipo di, boh, terzo o quarto. Ma lei dice che non è importante, perché qui la gente non è mai lontana cugina. O è cugina o non lo è. Qui i cugini sono lontani solo se sono in Brasile o in Australia. Così dice!”
“Foooorte!!! Com’è, com’è?”
“Lei… lei è… lei è davvero un gran pezzo di gnokka! Altro che pasticci!”
“WOW! Mica ha un fratello? Gnokko, possibilmente”
“Non credo, almeno non ne ha parlato, però so di un altro cugino.
Comunque l’ho vista quando siamo arrivate e poi abbiamo pranzato insieme. Oggi eravamo solo la zia e io”
“Devi saperne di più, Eva! Tu non hai mai avuto parenti, non puoi perdere l’occasione di un’intera cugina! Pensa: due settimane fa eravamo solo tu e io, abbandonati ed incompresi nel cuore del mondo, e adesso hai una zia, una cugina e continui ad avere me! Non è fantastico?”

Lo era, in effetti, detto così.
Solo che io ero piuttosto frastornata da tutte quelle novità. E, se devo essere sincera, il fatto che intorno a me un certo numero di lucine colorate a forma di donnine/omini bonsai stessero allegramente svolazzando… non aiutava.

Mi veniva quasi da essere comprensiva con mia madre e… Oddiiiiio, non le avevo telefonato! E adesso era l’una e mezza! Crollai sul letto con un attacco di ansia e mi addormentai di botto.

Un attimo dopo fui svegliata da sette chili di pelo e vibrisse che mi saltavano sullo stomaco strillando selvaggiamente. “Michelangelo!! Sono le due, è presto non…” guardai l’ora: le sei e mezza.
“Cavolo! Al solito!” brontolai e gli spezzettai quattro caramelline per gatti assortite, mentre cercavo di ricordare dove fossero le pappe.
Si era svegliata anche la zia e ci osservava divertita.
“Dì, mica è già ora di alzarsi, vero?” domandai preoccupata: “No, anche se non avresti dovuto andare a dormire così tardi!” mi rimproverò.
 “È che Franco era in giro con dei nuovi amici e poi ci siamo messi a chiacchierare e poi c’è la differenza di fuso orario e…”

Il silenzio era profondo, eppure… Micky smise di masticare e rizzò le orecchie. Un istante dopo fui raggiunta da un suono inequivocabile,
un lungo, profondo ed appassionato ululato.
La zia ascoltava, assorta. Poi un altro, lontano, in risposta e qualche secondo dopo quello più vicino, cambiando tonalità.
Il cuore mi batteva all’impazzata, Michelangelo era tutto gonfio, occhioni sbarrati e orecchie appiattite sulla testa: “Non è niente, Scarafaggio, non preoccuparti, sei al sicuro!” gli sussurrai prendendolo in braccio.

Presumo che i Siberiani, in natura, come tutte le altre Creature, siano abituati a sentire la voce dei lupi e, semplicemente se ne stiano per gli affari loro, ma il micio in questione era nato all’interno della civiltà umana e la sua reazione, di fronte al grande predatore, era di panico.
Di moderato panico. Panico dignitoso.
“Su, Micky, tranquillo! Anche tu sei un predatore, non sei buono da mangiare. Credo”
“Avvertono di tenersi lontani dal territorio del Lago delle Ametiste. Il branco di Plan dle Masche2 risponde: pericolo di valanghe sui costoni Est verso i Laghi Alti. Il branco della Serra dice che qui è sicuro, nessun pericolo, disgelo graduale, ma ci sono movimenti sospetti intorno al Colle dij Verna3 . Vanno a controllare”

Mi voltai verso la zia, a bocca aperta: “Mi prendi in giro?!?”
Lei mi guardò con occhi più sbarrati del gatto: “Ma ti pare? Perché mai?” chiese scandalizzata.
Nella valle era tornato il profondo silenzio, anche se iniziava ad albeggiare, e qualcosa, presto, avrebbe iniziato a svegliarsi.
“Tu donna medicina figlia di Spirito Amarok?” nella penombra la zia aveva un’espressione indecifrabile: “Amarok è padre di tutti bravi selvaggi di Tre Valli!” rispose stando al gioco e dimostrando una inattesa conoscenza del mondo al di là della Serra.

Magari non aveva la più pallida idea di cosa fossero un semaforo e dei campanelli, però conosceva culture geograficamente lontanissime. Conosceva i sintomi della dislessia, ma non aveva idea dell’esistenza di termini quali ‘celiachia’, o ‘allergie alimentari’.
Usava, a proposito, parole come ‘Pleistocene’, ma non aveva mai sentito nominare i vigili.
Quando si dice le priorità!
Le ologrammine lanciasassi evidentemente erano andate a nanna, perché non arrivavano più quelle luci rosa e violette dalla terrazza e Micky, passato lo spavento, stava dignitosamente ripulendo il piattino dal pasticcio di trota.



1: Daniel Pennac: "Abbaiare Stanca" Salani ed. 1982
2: Masca: termine di origine gallica o longobarda. Strega o, per estensione, spirito soprannaturale.
3: Verno: termine Gallico= Ontano. Valle degli Ontani



(...continua link p.:7)

6 commenti:

  1. Splendido!! Splendido!!! Ancoooooraaaaaa!!!
    Eva deve incontrare la Fata vero? vero? vero? no no non me lo dire!!! aaaaarghhhh che curiositàààààà!!!

    Ok mi ricompongo!!! Perchè hai buttato l'argento non potevi più riutilizzarlo?

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  2. Ah, ah! Sei troppo buffa!
    In parte sono riuscita a recuperarlo, in parte non era possibile, perché non perdeva più la memoria della cucitura ed era diventato fragile...in questi casi bisognerebbe avere la possibilità di ri-fonderlo! :(

    Pazienza...per fortuna ne avevo preso mezzo metro in più...ohi, devo chiederti una cosa, stasera ti mando una mailina...^_^

    ..comunque...ci saranno risvolti gialli nella vita di Eva...colpi di scena...beh, poi vedrete!

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  3. @_@ risvolti gialli???? colpi di scena???? Sbrigatiiiiiiiiii!!!!!!

    ps non mi è arrivata la mailina... :-)

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  4. Ah, hai ragione, non te l'ho mandata...incasinatissima con pc della vicina e anellino da finire...visto più su? ;)
    Rimedio...

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  5. che bello che bello..incontro alla Sorgente della Croce..lupi..Fata Lupo....*___________*
    ps:mi sono tornati davanti agli occhi i Lupi del quadro..non so perchè ma subito li ho associati a questa storia..mi sto appassionando troppooo!!

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  6. Mah, in realtà mi sa che il quadro è precedente, almeno all'inizio..."Valdombra" è iniziato nella primavera del 2008. I Lupi sono dell'anno precedente.Però ci stanno bene! ^_^

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