Due parole sul blog

Se pensate che qui si parli di Fate, Elfi e Creature simili, beh, avete ragione.
Quasi.
La verità è che qui la vera protagonista è la Terra, com'è o come avrebbe potuto essere se...Se l'uomo non fosse com'è, se si fosse evoluto diversamente, se le cose fossero andate in un altro modo...

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Su, su, guardate, guardate...

giovedì 25 agosto 2011

Bracciale e orecchini Brina

Ecco fatti anche bracciale e orecchini.
A dire la verità non sono proprio sicura che siano finiti…
Mi spiego: gli orecchini, come si vede, non hanno la rosellina rossa.
E questo perché abbiamo detto che il giardino è coperto dalla prima neve e dalla brina, ma in un angolo c’è una sola rosa rossa fiorita, l’ultima prima dell’inverno.

Ora, se io ne metto una per orecchino, una al bracciale e una alla tiara (che è ancora da fare, visto che ho buttato nel…wc l’intera serata per colpa del piccì, veeeeero, carino?), allora abbiamo un roseto, non un solo unico fior!

D’altra parte, ci si aspetta che una parure sia parurosa, cioè con elementi uguali o comunque sullo stesso motivo.
E quindi, che faccio?
Tolgo la rosa anche al bracciale e ne lascio solo una al collier e una alla tiara, oppure ne aggiungo anche agli orecchini?!?

Help! L

mercoledì 17 agosto 2011

Frammenti: L'Uomo che diede il nome alle Pòrtune Cap.1

50 a.C.  Inizio inverno, Gallia Cisalpina, castrum di Augusta Taurinorum:

Il vento gelido, carico di neve asciutta e tagliente, spazzava l’accampamento sibilando tra le tende come un’orda di lupi indemoniati, fino a strappare alcuni picchetti, nonostante fossero assicurati con perizia, così che squadre di legionari, congelati e accecati dalla tormenta, correvano di qua e di là per porre riparo ai danni.
La guardia alla tenda del Generale contava il tempo che mancava al cambio, pestando i piedi sul terreno ghiacciato e, levandosi il nevischio dagli occhi con il dorso della mano, sbatteva le palpebre perché non restassero incollate dal gelo.
In quella furia pensò di vedere avvicinarsi un demone, quando la figura avvolta in un pesante mantello gallico si materializzò ad un paio di passi da lui: “Il Generale mi attende” disse una voce dalle profondità del cappuccio, mostrando insegne inequivocabili. La guardia aprì la bocca per rispondere, ma una folata di neve gli si infilò in gola, quasi soffocandolo.
Un attimo, e lo straniero era scomparso nella tenda. Così silenzioso, così rapido, che il soldato si domandò se non si fosse trattato di una visione o di un sogno ad occhi aperti.
Dalla tenda non provenivano suoni, pareva tutto tranquillo e il soldato non osò controllare. Come avrebbe potuto spiegare che gli era “parso” di vedere uno straniero, che parlava in perfetto latino e portava le insegne della Repubblica?
Si mise a pestare i piedi con più forza, camminando avanti e indietro davanti all’ingresso.



(continua link p.:2)

Alpini: nome di una antica popolazione pre-celtica abitante i territori situati nell'odierno Piemonte, Valle d'Aosta, Savoia e Svizzera. Per estensione, nome che per i romani indicava le popolazioni galliche abitanti le montagne.

martedì 16 agosto 2011

Collier Brina "corretto"

Finalmente è passato ferragosto, peccato che nessuno lo abbia detto al clima, e io ho trovato un rosso adatto alla mia idea di rosa.
Mi spiego, la pasta, che non può in questo caso essere definita “eco-madreperla” in quanto non ha nell’impasto le componenti che la rendono perlacea e iridescente, è comunque la stessa, di base, cioè quella che la mia amica Sonia e io abbiamo definito Aloisa, o Alisa.
La colorazione doveva essere di un “rosso” perfetto, cioè non rosa, non marroncina, non arancio, non porpora o magenta o chessoio.
Rosso.
E basta.
Forse l’idea è rosso lacca, che però spesso ha una sfumatura aranciata.
Così ho passato il ferragosto a fare tentativi con tutta la roba rossa che ho trovato in giro, mischiando, aggiungendo, togliendo.., ok togliendo no.
Alla fine è uscito questo, che mi pare quasi quello che avevo in mente:

Immaginiamo un giardino…la Valdombra è piena così di giardini, visto che TUTTI ne hanno uno.
Si, si, anche in “città”.
Ora, dicevamo, immaginiamo il giardino coperto di bianco: non è ancora proprio neve, neve, è più nevischio, brina, la prima che si posa annunciando l’inverno.
Qua e là, spunta ancora qualche foglia che non si decide a cadere, e spiccano le foglie verde scuro dell’agrifoglio, magari del vischio fa capolino dalla vecchia quercia laggiù in fondo.
E in mezzo alla brina, una fiamma: l’ultima rosa prima del grande sonno, rossa, perfettamente rossa, integra, come se qualcuno l’avesse messa lì a bella posta.
Non patisce: si guarda intorno con aria un po’ snob, godendosi la scena…

Ora a me pare perfetto: una rosa rossa nella brina. Simbolo di molte cose, di un antico potere… se chi poi la indosserà dovesse sposarsi con la Luna piena, allora…non sarebbe davvero tutto perfetto?  

venerdì 12 agosto 2011

Collier da Cerimonia

Appena finita, fresca fresca di giornata.
Collier piuttosto complesso, composto da tre parti, un corpo centrale, due ali laterali ed elementi di unione per portare la catena.
All’origine non avrebbe dovuto essere tutta cucita, ma quando ho cucito gli elementi centrali per fermarli, ho notato che il filo da cuciture sembrava brina…così ho “brinato” tutto!



Alpacca, ottone e basta. Non so se metterci una rosellina rossa al centro o meno…si accettano consigli.

sabato 6 agosto 2011

Collana Topina Celtica

Nuova collana con Fata Topina.
No, non è argento, magari! Alpacca, ottone e, ovviamente, eco-perle e foglia con Fata.


Le foto sono un po’ sbilenche perché dovevo riparare la collana dal sole…