Due parole sul blog

Se pensate che qui si parli di Fate, Elfi e Creature simili, beh, avete ragione.
Quasi.
La verità è che qui la vera protagonista è la Terra, com'è o come avrebbe potuto essere se...Se l'uomo non fosse com'è, se si fosse evoluto diversamente, se le cose fossero andate in un altro modo...

Se volete scoprire la Valle attraverso i RACCONTI potete cliccare sul pulsantino "Frammenti", oppure scegliere attraverso l'indice alla vostra destra. I numeretti indicano l'ordine cronologico.
Se cercate i gioielli, non avete che da scendere col cursorino, oppure cliccare il pulsantino "Gioielli".
Se volete saperne di più sulle diverse Creature, cliccate "Creature Fatate".

Su, su, guardate, guardate...

mercoledì 3 aprile 2013

Frammenti: Il Dono p.14

Post modificato, restano a disposizione brevi estratti dei capitoli
*****************************************

...A cena, si era avvicinato un tizio, proprio quell’Anfous di cui Mirko parlava il giorno prima: “Dicevate che serve un veterinario?”
Io lo guardai storto: veterinario, lui non era un veterinario!
Il tizio aveva sorriso: mi ricordava terribilmente Vehar.
Naso un po’ aquilino, faccia magra, segnata, pelle abbronzata e vissuta, i capelli legati in una spessa coda, barbetta caprina, quegli occhi che al momento erano verdi come il mio conto in banca.
“Perfetto, vado molto d’accordo con i gatti” aveva risposto.
Zia e Professore non erano stupiti dalla sua presenza, anzi, mi parve che dessero per scontato il fatto che ci fosse lui a vedere il mio Micky.
 
Dopo cena venne con noi alla suite.
Io ero sempre diffidente e poi, quel tipo, come aveva detto Mirko, era un cacciatore! Va bene, anche Micky, ma lui è un gatto!
“Scusi, sa, ma come fa lei a fare il veterinario? Non è uno che spara agli animali?”
Mi aveva guardata di sbieco, facendo quel gesto con la testa che faceva sempre Vehar e la cosa mi era piaciuta poco.
“Spara?”
“Va bene, magari non spara, ma non è un cacciatore? Come fa ad amare gli animali, se è un cacciatore?”
Non saprei dire descrivere la sua espressione: un misto di compassione, divertimento, irritazione, sornioneria e rassegnazione.

La zia non aveva detto nulla, entusiasta per la presenza del tizio.
Micky era spalmato su un cuscino, sembrava un pascià! Se ne stava là, allungato più che poteva, con la zampetta che usciva dal cuscino e la coda che penzolava dalla parte opposta, i piattini lustri come appena usciti di fabbrica.
Aveva aperto un occhio, visto il tizio nuovo, alzata la testolina incuriosito e: “Mau?” Era bellissimo, il mio patatino!
 
Anfous gli aveva sorriso, si era accucciato davanti al cuscino e aveva iniziato ad emettere dei suoni sommessi, accompagnandoli con la testa, lo sguardo e qualche movimento del corpo. Micky ascoltava con molto interesse. “Mrr… mwe, meerrmrrrrr!” aveva detto poi.
Quel tipo, quel brutto ceffo, stava discutendo con il MIO gatto!!
“Micky, non fidarti, è un cacciatore!”
Micky aveva alzato appena mezzo occhio e mi aveva mandata a quel paese.

“Eva, su, non fare così, Anfous è un guaritore molto stimato. D’altra parte, per metà è della Casta dei Cacciatori, ed è cresciuto nel villaggio di suo padre. Sono molto in gamba” aveva detto la zia, altezzosa.
“Zia!” avevo sussurrato: “Cacciatore!! Uno che va a caccia o lo fanno i suoi compaesani! Come gaccio ad affidargli il fatto?”
“Ooh, cara, non dire sciocchezze! Nessuno più di loro conosce gli animali e poi parla un gattese piuttosto fluido, non vedi?”
Gattese! Mi ci mancava solo il gattese!
Il micio, comunque, sembrava molto interessato ai discorsi del tizio e rispondeva a tono.

Ad un tratto si era stiracchiato e seduto sul cuscino, impettito.
L’uomo si era sistemato vicino a lui, dapprima accarezzandolo, poi aveva appoggiato le mani come in ascolto su diverse parti del corpicino.
Tra le orecchie, tre dita ai lati del musetto, spalle, insomma, un percorso lungo tutto il felino.
Poi un po’ di palpamenti classici di una visita, per i quali Scarafaggio aveva protestato debolmente, invece di staccargli le dita a morsi, come avrebbe fatto di solito…
E poi il tizio gli aveva stropicciato la testolina, dato un bacio ed era venuto a sedersi al tavolino.
“Ebbene?”
“Ora ti dico cosa devi fare. Il micio sta bene, ma dice di aver avuto alcuni episodi di cistite nei primi due o tre anni”

Era vero e io non avrei dovuto stupirmi, invece mi ero stupita.
Mi ero seduta al tavolo, di fronte a lui: “Gnn… zzsi, è vero, li ha avuti. Micky è un trovatello, me lo hanno affidato a circa sei mesi e sappiamo che chi lo aveva prima lo picchiava. Ha una lesione permanente alla terza palpebra del..”
“Dell’occhio destro, si, me lo ha detto. Non ho ritenuto il caso di controllare, non mi pareva educato. Dice che ogni tanto gli da fastidio, soprattutto se c’è vento”
Era vero! Era tutto vero!
 
 


(...continua link p.:15 )

2 commenti:

  1. Splendido!! Mi hai fatto penare più del solito... ma alla fine eccola qui e mi spiace sapere che questo sia il penultimo brano...

    RispondiElimina
  2. Penso di sì, a meno che non mi venga da aggiungere qualcosa all'originale, ma...
    Comunque non preoccuparti, non vi libererete di Eva così facilmente! ;)

    RispondiElimina