Volse quasi a malincuore le spalle alla Montagna di Fuoco, avviandosi al timone.
La nave, leggera come un soffio di brezza, scivolò sulle acque cupe, silenziosa, accompagnata da quell’incanto di luce buia in cui era celata.
“Comandante?” sussurrò un’altra voce, femminile questa volta: “Abbiamo un messaggio della Sacerdotessa. La tua sposa ha dato alla luce vostro figlio, un maschio. Dice che non avevate scelto un nome quando sei partito e domanda se ne hai uno buono da suggerirle”
La voce venne sopraffatta da un tremendo boato, un bagliore rosso li raggiunse ancora da terra, agitando le acque, superando addirittura la Magia che pareva proteggere la nave.
La Montagna gridava, gemeva piegata su se stessa, spezzata dal proprio dolore, tanto che perfino il Comandante ne parve scosso, almeno per un istante. Lasciò finalmente scivolare il cappuccio, rivelando tratti taglienti, strani occhi obliqui dal colore argenteo e una leggera luminosità che pareva provenire dal suo stesso essere.
Rimase alcuni istanti in silenzio, assorto, contemplando la costa: “Dille…” sorrise lentamente. La lieve luminosità si fece più intensa: “…Chiamatelo Plinio”
Fine
Nota: l'eruzione del Vesuvio del 79 d.C. viene convenzionalmente accettata come tra il 24 e il 26 agosto, rifacendosi alla lettera di Plino il Giovane. Attualmente, però, ritrovamenti negli scavi stanno suggerendo un periodo autunnale. Qui consideriamo valida la descrizione del Giovane, testimone oculare e cronista.
Mentre leggevo mi sono venuti i brividi..riuscivo quasi a sentire i suoni, a percepire le sensazioni che provavano durante l'eruzione e..era come se fossi lì..!
RispondiEliminaè sempre emozionante leggere le pagine del tuo blog..
...Smack!!! ^_^
RispondiEliminaGrazie,degna conclusione ad un racconto bellissimo,sei grande come sempre,e la fata nuova è deliziosa...
RispondiElimina...ok...e i colliers? Non sono una fi...ehm...una favola? ;)
RispondiEliminaCiao,provengo dal blog creativando creativando,mi ha incuriosito il nome Valdombra. Appena inizio a leggere mi rendo conto che parli dei miei antenati, beh ! si, sono campana. Magica coincidenza,comunque è interessante ciò che scrivi,ma anche ciò che realizzi.Bella la creazione in rosa del post precedente.Ciao.
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RispondiEliminaCiao a te!
EliminaAnche la Marianna è campana, però devo correggerti: l'unico pezzo in cui si parla della Campania è l'eruzione del 79, il resto si svolge da tutt'altra parte. Per avere chiaro il racconto dovresti leggere il racconto dall'inizio, questo è solo l'ultimo capitolo. Trovi l'indice qui a destra.
Ciao, a presto!