Cigno Combattente

Finalmente! No, non è la sorpresa, però è una cosuccia davvero soddisfacente (ma potevo farlo meglio, accipicchiolina!)

Collana animale-totem con il Cigno. In attacco.

La persona che mi ha lanciato la sfida, mi aveva chiesto un cigno nel momento dell’attacco. Io ho dovuto invece fermare l’attimo precedente, per la semplice ragione che, nel momento in cui scatta verso l’avversario, il cigno porta avanti la testa e una con una collana con un collo di diversi centimetri, più il becco, che sporge in avanti…beh…

Comunque, lo trovo piuttosto caruccio, no? J

Qui colore naturale, al collo della modellina riottosa.

Sotto su sfondo scuro, come è venuto con la luce serale: sembra oro, invece è rame argentato! Purtroppo! Però in oro sarebbe proprio bello, eh?

Qui sopra un particolare dell’ala: dovevo rendere la differenza tra le remiganti e le piume interne. Le remiganti sono cucite, mentre le piume sono rese con una bobina molto sottile. Farne di più, fino a riempire l’interno ali, mi pareva troppo pesante, invece e ho preferito dare solo l’idea, stilizzando un po’.

Armatura e, sotto, un particolare dei moduletti di congiunzione:

Et voilà,arriva anche la tiara!

Finalmente ho finito anche la tiara della parure da sposa “Brina”!

Ci ho messo un secolo, eh? Non mi riusciva di finirla e non è nemmeno come l’avevo pensata all’inizio, però direi che fa la sua figura:

Qui è sul collo insieme al collier, per rendere meglio, ma poi ho costretto la Milly (mooooolto riluttante!) a farsi fotografare con la tiara in testa, solo che…continuava a pasticciarla e spostarla, quella mostriciattola!

Mah, rende l’idea un po’? Se qualcuna un po’ più seria e volonterosa, volesse farsi fare un paio di foto…

Beh, visione laterale:

Frammenti: L'Uomo che diede il nome alle Pòrtune Cap.2

74 d.C. Primavera, Gallia Transalpina, da qualche parte ad Est di Casuaria:

“E’ uno strano posto, questo, nella Gallia Transalpina, quasi ai piedi delle grandi Alpi.

Non ci sono quasi campi romani, la gente ancora ci guarda come nemici, ma mi trovo in una minuscola locanda di proprietà di un liberto, trasferitosi qui venti anni orsono, alla morte del suo patronus. C’è sempre vento. A volte scende dai monti, a volte spazza la pianura cambiando direzione all’improvviso, gettandoti maligno la polvere negli occhi.

Da sette giorni sono qui, da sette giorni non è mai caduto e si diverte a strapparmi pergamene o mantello.

 

(continua link p.:3)

Casuaria: oggi Faverges, nell'Alta Savoia circa a metà strada tra Annecy e Albertville

No, niente Fate per oggi...

Ma qualcosa che potrebbe averci a che fare!

Dunque: le Fate sono generalmente legate ad un animale, e io, anziché la Fata della Volpe ho fatto direttamente la volpe.

Forte, eh? J

In realtà devo ringraziare la Milly.

Voleva una volpe, dipinta o disegnata, per il suo compleanno, ma io ho pensato: “Ehi! Ma va in seconda Liceo Artistico! Deve disegnarsele lei, le volpi!”

Così, visto che il bracciale della parure mi ricordava vagamente una volpe, mi sono ispirata e…oplà!

Eccola:

Carina, eh? J J

Scheletro in alpacca e ottone, cuciture in alpacca 0.35, ottone 0.25, rame 0.3.

Occhietti in corniola e nasino in pasta nera. Devo ancora dipingerlo con la lustrina, così brillerà come un vero tartufino, freddo e umido!

Qui c’è l’armatura, prima del rivestimento

E qui...in controluce tra le foglie, per vedere l'effetto del sole attraverso le corniole: